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Il Mercato Libero può aiutare contro il caro-bolletta?

Di Francesco CALABRETTA

Cluster Leader Italy and Hungary Audax Renewables

Sfogliando una rivista mi sono imbattuto in una vignetta tristemente significativa. La scena vede due persone, per strada, ridotte in povertà che frugano in un bidone dell’immondizia. Uno chiede all’altro se all’origine della sua rovina vi siano cause come gioco d’azzardo o qualche altra dipendenza. Al che questi gli risponde seccamente: “No. Ho solo lasciato la luce accesa”.

Scherzi (amari) a parte, il tema del caro energia ci accompagnerà ancora per molto perché ha cause profonde non risolvibili in tempi rapidi (ne ho parlato qui). Esso ha a che vedere con questioni di lungo periodo come gli effetti del cambiamento climatico, di una Transizione energetica ancora tutta da impostare e di problemi geopolitici di non immediata risoluzione.

In Italia, poi vi sono una serie di altri elementi aggiuntivi – tasse, accise e oneri – che gravano sulla bolletta per noi consumatori.

In questa congiuntura così complicata, forse un modo per mettersi al riparo dagli effetti più pesanti c’è e si chiama mercato libero. Benché sia attivo già da un po’ di anni, esso non è l’unica opzione possibile, essendo ancora affiancato da un mercato a maggior tutela. Una doppia via con la quale dovremo confrontarci fino al gennaio 2023 quando, finalmente, scadrà anche l’ultima proroga prevista dal Governo. Un’attesa quanto mai lunga, visto che, in origine, il passaggio sarebbe dovuto avvenire entro il luglio 2019. Unica eccezione le aziende PMI che hanno visto terminare il mercato tutelato all’inizio di questo 2021.

Intanto, secondo l’Autorità ARERA, il 57,3% dei clienti domestici ha optato per il mercato libero dell’elettricità (+5% rispetto al 2019), mentre oltre il 60% delle famiglie lo ha fatto per quello del gas.

Fig. 1

Fig. 1 Energia elettrica

Fig. 2

Fig. 2 Gas Naturale

Ma vediamo come il problema del caro bolletta e l’opzione mercato libero si intrecciano.

Nel confronto tra tutela e offerta liberalizzata emerge un interessante fatto che, sovente, è stato messo in discussione da chi vedeva nel mercato libero un’ulteriore trappola per i consumatori: che l’offerta di quest’ultimo sia più vantaggiosa, portando risparmi anche sostanziosi nelle tasche degli utenti.

A dirlo, questa volta, è un’approfondita analisi dell’Osservatorio SOS Tariffe condotta sul confronto tra 200 offerte del mercato libero. Che cosa emerge dall’indagine? Due cose: 

 

In pochi mesi – e cioè rispetto ai dati dello scorso mese di luglio – il margine di risparmio garantito dalle migliori offerte luce e gas del mercato libero è cresciuto per le tre tipologie di consumo: Single, Coppia e Famiglia di 4 persone. Quindi, ad ottobre 2021 un Single poteva risparmiare in media 284,6 euro all’anno scegliendo le tariffe luce e gas piu` convenienti, +58% rispetto ai dati del trimestre precedente.

Una Coppia poteva risparmiare anche di più, fino a 433,6 euro all’anno, per un +70,3% rispetto ai dati del mese di luglio 2021.

Guardando al terzo profilo di consumo (la Famiglia di 4 persone), esso riusciva evitare esborsi fino a 719,4 euro all’anno. Il che significa un risparmio superiore del +61,9%.

 

Ma non è tutto. Ancora più interessante se si osservano le offerte a prezzo bloccato: chi ha scelto queste tariffe a inizio anno, oggi ottiene fino a 1.000 euro di risparmio in un anno, rispetto al tutelato.

Anche in questo caso il discorso vale per le tre diverse tipologie di utenze. Secondo lo studio, un Single che ha attivato delle offerte a prezzo bloccato a gennaio 2021 otterrà un risparmio totale di circa 435 euro nel corso dell’anno. Meglio ancora una Coppia. La simulazione porta a un risparmio complessivo di oltre 720 euro. Molto bene anche per la Famiglia, che si ritrova con una spesa inferiore di 1.037 euro rispetto ad un analogo profilo di consumo che ha deciso di restare nel mercato tutelato.

Visti questi dati, non si può non concordare con quanto scrive Laura Serafini sul Sole24 Ore quando sottolinea il paradosso al quale si è arrivati “con la sterilizzazione degli aumenti per il timore del rialzo degli adeguamenti trimestrali”. Infatti, continua, “se oggi si convincessero tutti gli utenti della maggior tutela a passare al mercato libero essi beneficerebbero di risparmi immediati per circa 1,3 miliardi (13 milioni per 100 euro di risparmio medio) ”.

Cifre e numeri che dovrebbero aiutare a scegliere in un momento complicato. A questo si aggiunga che in molti casi l’offerta del mercato libero prevede energia 100% da rinnovabili, come quella che proponiamo noi di Audax Renewables e il nostro Gruppo. Un elemento decisivo nel percorso di Transizione energetica oggi più urgente che mai.

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