2020, parte seconda. Proseguire e innovare
Di Francesco CALABRETTA – Country Manager Audax Energia
Tra i tanti esempi utili a dare la misura della dimensione dell’impatto generato dalla pandemia di Coronavirus c’è anche quello della domanda di energia, calata – rispetto allo stesso periodo del 2019 – del 6-7% a livello mondiale, secondo i primi dati del Global Energy Review 2020. In un certo senso, è come se circa 1,3 miliardi di individui avessero smesso di compiere qualsiasi azione che presupponesse l’uso di energia. Un calo registrato anche dalle emissioni di CO2 che – in un mondo fermo o rallentato – sono arretrate dell’8%, molto più di quanto è accaduto nel 2009, con l’industria mondiale al palo per la crisi economico-finanziaria.
Numeri e percentuali impensabili e non ancora definitivi, visto che in diversi Paesi al mondo le misure di confinamento o sono ancora in vigore o si sono allentate solo da un breve periodo.
In Italia, nazione che ha vissuto un prolungato periodo di lockdown, il confronto con i dati dell’anno precedente è impressionante. La domanda di energia elettrica, tra marzo e maggio, ha fatto segnare un meno 16-18% (Terna) mentre quella di gas naturale per la produzione termoelettrica e per le attività industriali ha raggiunto il -30% (marzo-aprile).
Benché appaiano eccezionalmente bassi i dati di consumo di carburanti come gasolio e benzina, -43%, questi sono migliori se confrontati con il crollo che ha coinvolto i carburanti per l’aviazione, -66% (ENEA).
In questo contesto globale di shock “solo le energie rinnovabili stanno resistendo durante il crollo inaudito dell’elettricità” ricorda Fatih Birol, direttore dell’International Energy Agency.
In questi primi tre mesi del 2020, la quota di FER nella produzione globale di energia elettrica è giunta al 28%, +2% rispetto al 2019. Da qui a fine anno, nonostante la presenza di numerosi ostacoli autorizzativi e realizzativi (si pensi al fotovoltaico…), le rinnovabili faranno segnare un +5% nella produzione di elettricità. Ciò vuol dire che quest’anno le FER rappresenteranno circa il 30% dell’energia elettrica fornita a livello globale.
I dati relativi al periodo di “chiusura” in Italia (fonte Terna) raccontano di un’importante performance delle rinnovabili rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un +2,8%, circa 485GWh. Bene il fotovoltaico, che nei mesi marzo-aprile cresce del 13,9%, +623 GWh, mentre l’eolico soffre, forse a causa delle mancate manutenzioni sugli impianti.
Osservando poi in termini di produzione elettrica nazionale, il contributo delle energie rinnovabili è stato consistente: 47,8% contro il 40,7% del 2019.
In un momento così complesso, questi dati positivi sono di soddisfazione e stimolo anche per noi di Audax Energia e almeno per tre ragioni. Una prima, chiama in causa l’appartenenza a un gruppo imprenditoriale come Audax Renovables che fa della commercializzazione e della produzione di energia 100% green il centro della sua attività. Una seconda, riguarda l’ottima tenuta del Gruppo a livello economico-finanziario durante questa fase emergenziale. Una terza che, invece, ha a che fare con noi e con la giustezza delle nostre scelte su fotovoltaico e sull’utilizzo di strumenti finanziari come i PPA. Benché difficoltose nella fase realizzativa per via degli ostacoli ancora presenti sul mercato italiano, siamo convinti si riveleranno premianti.
Ma non solo. Il difficile periodo che stiamo vivendo ha messo in luce la necessità di un cambio forte nelle organizzazioni aziendali e nei servizi che queste possono fornire alla clientela. Specialmente in direzione della semplificazione nei rapporti, tra chi eroga il servizio e chi ne usufruisce, da ottenere attraverso una più articolata offerta di strumenti e applicativi tecnologici.
Semplicità, rapidità, disponibilità e comodità. O se si preferisce libertà che il cliente ha di poter gestire, come e quando desidera, i propri consumi energetici: queste sono le direttrici sulle quali ci siamo mossi noi di Audax Energia per rispondere a esigenze in continua evoluzione.
L’implementazione dei servizi web e digitali segue proprio questa logica: App mobile, Area Clienti con funzionalità aumentate, chat con operatori e messaggistica istantanea sono pezzi di un customer care che deve, da un lato avere standard di efficienza sempre più alti e dall’altro essere percepito come “leggero”, poco invadente.
Si è molto parlato di smart working e di telelavoro in questi mesi. Senza dubbio le organizzazioni aziendali si fondano sulle persone e sulle loro qualità. In questi giorni Audax Energia si arricchisce di un professionista in più: Federico Scuto, infatti, è entrato a far parte della nostra squadra per occupare il ruolo di Sales Manager.
La sua lunga esperienza nel campo dell’energia, dove ha lavorato per società come Europe Energy, Sorgenia e Carica Positiva, contribuirà a portare ulteriore valore.
Perché nei prossimi mesi – e non è mai stato così vero – ci aspettano sfide importanti da vincere.