AUDAX RENOVABLES SI PROTEGGE CONTRO GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA
Audax Renovables, società spagnola la cui attività si divide fra la commercializzazione di luce e gas e la generazione di elettricità 100% rinnovabile, presenta i risultati di questo primo trimestre 2020 fortemente segnato dalla diffusione del COVID-19.
La società, di fronte a tali ed eccezionali circostanze, ha provveduto in anticipo a elaborare un piano di emergenza diretto a mitigare le possibili conseguenze della pandemia sull’attività, così da mantenere una solida posizione finanziaria, sia da un punto di vista della liquidità sia del profilo di credito.
Audax Renovables chiude, dunque, i primi tre mesi di quest’anno con 234 milioni di euro di entrate, una cifra più bassa rispetto all’esercizio precedente, soprattutto a causa dei seguenti fattori:
- primo, un prezzo più basso dell’energia sul mercato spagnolo rispetto allo stesso periodo del 2019: -37% sul prezzo dell’energia elettrica, -53% su quello del gas
- secondo, una contrazione della domanda a livello europeo, conseguenza di una stagione meno fredda da un punto di vista climatico
- terzo, l’effetto della vendita (realizzata nel 2019) di tre impianti di generazione.
Tuttavia, grazie a una migliore gestione degli approvvigionamenti, la società ha aumentato il margine lordo del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ponendosi sopra al 13% del volume di affari (rispetto al 10% registrato nello stesso periodo del 2019).
Inoltre, sempre per fronteggiare i possibili impatti dovuti alla pandemia, Audax Renovables ha registrato un'indennità straordinaria per insolvenze di 3,3 milioni di euro, come parte del piano di emergenza elaborato a tale scopo sulla base di criteri conservativi e che dovrebbe consentire alla società di essere al sicuro per l'intero esercizio.
In questo periodo l’EBITDA è arrivato a 12 milioni di euro, chiudendo con un profitto netto di 1,4 milioni di euro. Se non fosse sopraggiunta l’emergenza Coronavirus e la società non avesse venduto gli impianti di generazione l’anno prima, l’EBITDA ora raggiungerebbe i 20,6 milioni di euro, ovvero +43% rispetto al 2019, con un profitto netto di 6,8 milioni di euro.
Alla chiusura di questo primo trimestre, sono oltre 365mila i punti di fornitura attivi, 19% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Questa crescita nel numero di clienti ha permesso di attenuare le conseguenze della già menzionata caduta del prezzo dell’energia sul mercato spagnolo e il calo della domanda energetica quale risultato della situazione mondiale legata al COVID-19.
Audax Renovables, inoltre, continua a puntare sulla costruzione dei suoi impianti di generazione di energia. Nonostante il difficile periodo, la realizzazione dei progetti non subirà significativi ritardi rispetto alle date previste. Concretamente, nello scorso mese di gennaio è iniziata la costruzione dell’impianto fotovoltaico da 5MWp di potenza di Cañamares, presso Guadalajara, nella regione spagnola della Castiglia-La Mancha. A breve inizieranno i lavori di costruzione di altri due impianti fotovoltaici – Carolina I e II – da 10 MWp in totale, anch’essi ubicati presso Guadalajara.
Nel mese di aprile, poi, l’agenzia di rating Axesor ha riconfermato il precedente BBB- con outlook stabile. Un giudizio che conferma la solida posizione finanziaria della società, anche in momenti di incertezza come gli attuali. Allo stesso tempo, è importante sottolineare come il Gruppo Audax abbia ridotto il debito di 13 milioni di euro in questi primi tre mesi di esercizio.
Dopo aver raggiunto il suo massimo a 2,72 €/per azione, la quotazione delle azioni di Audax Renovables ha inevitabilmente risentito degli impatti negativi che la pandemia ha avuto sull’economia e la finanza mondiali.
Tuttavia, i principali dati economico-finanziari mettono in evidenza come Audax Renovables possa affrontare la situazione attuale da una buona posizione e con le più ampie garanzie di solvibilità.
A questo va aggiunto un ulteriore elemento a favore: l’attività di commercializzazione e generazione di energia in altri Paesi oltre la Spagna (Portogallo, Italia, Germania, Polonia, Olanda, Francia e Panama) limita il rischio di concentrazione delle attività su un unico mercato.
Infine, ricordiamo come – nello scorso mese di marzo – la società è stata inclusa nell’indice IBEX SMALL CAP©: un altro valore di riferimento per gli investitori.